papa francesco

Papa Francesco nella veglia per la pace in Siria da lui indetta e presieduta in Piazza San Pietro ha precisato: “In ogni violenza e in ogni guerra noi facciamo rinascere Caino! Anche oggi continuiamo questa storia di scontri tra fratelli, alziamo la mano contro chi è nostro fratello. Anche oggi ci facciamo guidare dagli idoli, dall’egoismo e dai nostri interessi. Abbiamo perfezionato le nostre armi e indebolito la nostra coscienza, continuando a seminare distruzione come se tutto fosse normale. La guerra e la violenza portano solo alla morte, sono il linguaggio della morte.”

Il fratello da custodire e da amare diventa l’avversario da combattere e sopprimere. La domanda di Bergoglio è chiara: “E’ possibile percorrere un’altra strada?” Si è stata la risposta del papa, e durante la veglia ha invitato tutti i fedeli, dal più grande al più piccolo a ricercare la strada per uscire da questa spirale di morte e violenza e ritrovare le vie della pace.

“Ognuno – ha proseguito il papa – si animi a guardare nel profondo della propria coscienza e ascolti quella parola che dice: esci dai tuoi interessi che atrofizzano il cuore, supera l’indifferenza verso l’altro che rende insensibile il cuore, vinci le tue ragioni di morte e apriti al dialogo, alla riconciliazione, guarda al dolore del tuo fratello e non aggiungere altro dolore, ferma la tua mano, ricostruisci l’armonia che si è spezzata. Finisca, il rumore delle armi, la guerra segna sempre il fallimento della pace, una sconfitta dell’umanità.”

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