Dopo la Slovacchia, anche un altro paese dell’ex area sovietica vuole uscire dall’euro. In Romania è in atto uno scontro tra il Fondo Monetario Internazionale ed il Governo di Bucarest. Il governo dice no all’aumento delle tasse sulla benzina. Il Presidente Basescu si è opposto all’accordo tra il Governo e il Fondo, che insieme all’Ue ha chiesto un piano di austerity per liberare un prestito da 4 miliardi.
Per i commissari della Bce in Europa si può benissimo vivere con 485 euro al mese, praticamente impossibile se si devono pagare mutui e bollette, ma per i tecnici è fin troppo. Da qui i focolai di malcontento che stanno sorgendo un pò ovunque nei paesi della Ue. La Romania dunque va contro la BCE e l’Unione Europea. Si allarga quindi il fronte dei piccoli Paesi che non ci stanno a sottostare alle leggi dell’Austerity dettata dalla Ue, o meglio dalla Germania, a scapito dei propri cittadini.