Otto famiglie su dieci vivono “una sensazione di precarietà e instabilità”, solo una su cinque “ritiene invece di essere in una situazione di solidità” questi sono i risultati di uno studio condotto da Confcommercio-Censis sul primo semestre 2014. Tuttavia si avverte “un leggero miglioramento del clima di fiducia”, allacciato ad “ottimismo sulle riforme Renzi”: emerge che “ben il 66% del campione ritiene che il Governo sia in grado di far superare al paese la lunga fase di crisi economica”. Inoltre: “Il protrarsi della crisi , la mancanza di lavoro, il peso delle tasse”, sottolinea il documento di Confcommercio-Censis su consumi e clima di fiducia per il primo semestre 2014, “continuano ad alimentare lo stato di forte difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, rispetto alla propria situazione economica e alla propria capacità di spesa, avvertono nella maggior parte dei casi – intorno all’80% – una sensazione di precarietà e instabilità”. E “solo un quinto delle famiglie ritiene, invece, di essere in una condizione di solidità”. In particolare, il 17% del campione definisce la condizione economica e la capacità di spesa della sua famiglia “ad alto rischio”; il 21% risponde: “difficile, perché rischio di non farcela; per il 41% è “precaria”; per il 21% “solida”. Allo stesso tempo ” è certo che, in un quadro complessivo di difficoltà e crisi dei consumi, le famiglie hanno ben chiare le priorità che l’Esecutivo deve affrontare subito per migliorare la situazione: creazione di nuovi posti di lavoro (56,3%) e riduzione della pressione fiscale (nel complesso il 32,1%: il 18,3% lo chiede riferendosi alla tassazione sulle imprese, il 13,8% per le persone fisiche); mentre per il 9% la priorità del governo dovrebbe essere potenziare i sussidi di disoccupazione.
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