I difensori di Marcello Dell’Utri – arrestato in Libano il 12 aprile, qui la notizia http://www.notiziario360.it/dellutri-dopo-la-fuga-larresto-in-libano/ – questa mattina hanno ottentuo dalla Prima Sezione Penale della Cassazione, un accoglimento della loro richiesta di far slittare l’udienza per via delle loro pessime condizioni di salute.
In questo modo ‘fondatore’ di Forza Italia ha guadagnato giorni importanti, quasi un mese, nella lotta contro l’estradizione verso l’Italia dal momento che la nuova udienza è stata calendarizzata per venerdì 9 maggio. Infatti, in Libano la misura cautelare alla quale è soggetto l’ex braccio destro di Silvio Berlusconi ha la durata di un mese e scadrà, dunque, il 12 maggio con la conseguenza che Dell’Utri potrebbe tornare libero se dall’Italia entro quella data non arriveranno carte sufficientemente ‘pesanti’ per giustificare la richiesta di estradizione. Non è nemmeno così sicuro che il 9 maggio la Cassazione riesca a decidere in giornata se confermare o meno la condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
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