israele muro anti immigrati

ISRAELE – Mentre in Italia continuano ad arrivare immigrati quotidianamente, in alcune parti del mondo i governi hanno deciso di cercare di tamponare gli arrivi clandestini in qualche maniera..

E’ questo l’esempio di Israele che, non facendo parte dell’Unione Europea, agisce di sua spontanea volontà: il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu questa settimana ha parlato, in maniera molto positiva, del nuovo muro di confine costuito a ridosso con l’Egitto, Sinai.
Netanyahu, attraverso un comunicato ufficiale presente sul sito web del governo, ha comunicato che grazie alla costruzione del muro gli attraversamenti illegali si sono abbassati notevolmente del 99,9%, passando da 2.000 al mese a solo due.

La costruzione del muro, resa necessria per problemi di sicurezza dopo la morte di Mubarak, è avvenuta in pochissimo tempo agli inizi del 2013: si tratta di una struttura di sedici metri di altezza con “filo spinato, telecamere di sorveglianza e radar.”

Il primo ministro israeliano ha concluso: “Il recinto che abbiamo costruito nel sud ha raggiunto il risultato per il quale è stato eretto. In contrasto con gli oltre 2.000 infiltrati che sono entrati in Israele esattamente un anno fa e poi dispersisi varie città, a maggio 2013 esattamente due infiltrati hanno attraversato il confine e sono stati arrestati. Ora abbiamo bisogno di concentrarci sul rimpatrio degli infiltrati illegali che sono qui, e lo faremo.”

1 commento

  1. Considerate che li arrivano a piedi. Non hanno bisogno di barche e di attraversare il mediterraneo. Oltre tutto il mondo arabo è molto frammentato e contiene molti estremisti che una volta li ci mettono un nulla a fare marachelle con i signori di hamas. Se leggete un indagine fatta da UN anche siria non è una lotta per la democrazia ma per instaurare un regime di sharia islamica. Agli arabi la democrazia come la intendiamo noi piace ben poco.

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