E’ una cosa che ormai tutti sanno, ma che solo pochi riescono a capirlo. Nonostante tutto la carne continua a rappresentare un elemento abusato nella nostra dieta. Un abuso che oltre a presentare problemi di ordine etico costituisce un pericolo per la nostra salute. Un rischio sottolineato soprattutto dei medici che hanno evidenziato come la carne cotta alla brace aumenta il rischio di cancro al colon retto del 70%. E’ dagli anni 80 che questo rischio è noto. Il secondo dato è che il grasso animale aumenta del 30% il rischio del tumore al seno.
Ovviamente non si vuole vietare il consumo della carne, affermano certi medici, ma solo stare attenti agli eccessi, in quanto comunque il corpo umano ha bisogno di tutto e non solo di ortaggi. L’italiano tende sempre di più a consumare carne una volta al giorno, arrivando a consumare quasi 800 grammi a settimana contro un fabbisogno al massimo di 450 grammi.
Qua viene evidenziato il fatto che un alimentazione ricca di frutta e verdura eviterebbe nel 20-33% dei casi un tumore al polmone, nel 66-75% un carcinoma gastrico, nel 33-50% un tumore al seno, nel 66-75% un tumore al colon del retto.
La stessa carne bianca anche se definita magra, va rivalutata nel consumo e negli eccessi.
NOTA AGGIUNTIVA: Nella carne cotta alla brace è il sistema di combustione e bruciatura del sangue che crea la tipica crosticina che se troppo bruciata può causare ancora più problemi. Inoltre va cotta ad una fiamma non viva e a dovuta distanza. Ancora peggio se la brace è di carbonella e non di legna.
Delle 807 donne idonee all’arruolamento in uno studio di screening multicentrico con colonscopia, 158 casi di adenoma colonrettale e 649 controlli hanno completato il questionario sulla frequenza alimentare e sulla carne.
Utilizzando un database sui mutageni della carne e nuovi database sul ferro eme e sui nitriti, un gruppo di Ricercatori del National Cancer Institute negli Stati Uniti, ha valutato i componenti della carne che potrebbero essere coinvolti nella carcinogenesi.
La carne rossa è risultata positivamente associata ad adenoma colonrettale (odds ratio, OR quarto versus primo quartile: 2.02; P per tendenza=0.38 ).
Anche l’assunzione di carne saltata in padella ( OR=1.72; P per tendenza=0.01 ) e l’amina eterociclica, 2-amino-3,8-dimetil-imidazo[4,5-f]chinoxalina ( MeIQx ) ( OR=1.90; P per tendenza=0.07 ), sono risultate associate a un aumento del rischio di adenoma colonrettale.