marò

La vicenda dei due marò italiani, agli arresti in India, finalmente è a una svolta decisiva e allo stesso tempo positiva. Secondo alcune indiscrezioni il governo indiano avrebbe rinunciato alla cosiddetta legge anti-pirateria che prevede addirittura la pena di morte.

La novità di oggi è che il giudice della Corte Suprema Indiana Bs Chauhan ha dato un limite massimo di una settimana per presentare l’accusa di incriminazione dei due marò. Ecco le sue parole: “Vi concedo ancora una settimana, ma non sono disposto ad attendere oltre”.

L’inviato del governo Staffan De Mistura afferma invece: “Abbiamo chiesto alla Corte che di fronte all’indecisione della pubblica accusa i marò siano autorizzati a tornare in Italia.”

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