laura boldrini

In Italia il tasto dell’immigrazione sta diventando molto dolente e soprattutto causa di violentissimi scontri anche dal punto di vista politico..

Proprio a proposito di ciò, è notizia di poco tempo della denuncia, sporta da Davide Fabbri ,Rappresentante del “Movimento Lavoro e Rispetto”, nei confronti del Presidente della Camera Laura Boldrini, e depositata ufficialmente presso il il Comando di Milano Marittima della Legione dei Carabinieri dell’Emilia Romagna.

Davide Fabbri, essendo cittadino italiano , si è sentito discriminato per le parole proferite dalla Boldrini in occasione di una domanda di un giornalista avvenuta l’8 Aprile 2013:  “Con quale criterio saranno assegnate le case popolari”; la Boldrini ha prontamente risposto: “Saranno date prima ai rom e agli extracomunitari con figli a carico”.

Davide Fabbri afferma di essere stato inoltre privato della casa popolare che gli sarebbe spettata di diritto nel suo Comune di appartenzenza e ha accusato la Boldrini di razzismo nei confronti dei cittadini italiani.

7 Commenti

  1. se quello che asserisce il Fabbri è vero ha fatto bene a proporre denuncia. Ma andrà avanti? Lo sapete il colore politico della Boldrini, vero? avrà speranze? potrebbe essere un boomerang?

  2. E BEN LE STA!!!
    Si ILLUDEVA di far la DITTATRICE con la Convenzione d’Istanbul!!!?
    Le MISANDRICHE n o n han il diritto di Governare!!! Che chieda LE TASSE alle donne, visto le piacciano TANTO!!!!!!!

  3. sono un pensionato di 66 anni , con 560 euro al mese ,, invalido al 75 x 100 ,, pago 200 euro di affitto , volevo fare domanda x una casa popolare ,,, mi sono sentito rispondere che è inutile che la faccia , tanto la diamo prima agli exstra comunitari ,,,,,E GIUSTO ?

  4. http://www.lavocedellatoscana.info/
    Italiani – razzisti?
    Il presidente della Camera Laura Boldrini forse avrà visto troppi film americani – di quel Paese chiamato “Tempio della Democrazia”.
    Però non c’è stato un paese al mondo che non ha assaggiato le loro “pillole” amare.
    Parliamo invece d’Italia e degli italiani.
    Sono nato dopo guerra. Dalla Sicilia immigrammo in Toscana negli anni 50′. Quando siamo arrivati in Toscana siamo stati accolti con un sorriso da alcune persone, però la maggior parte era restia e lo è ancor oggi ad accettare un forestiere anche grazie ad una campagna giornalistica italiana denigratoria. Addirittura, anche nella scuola che frequentavo gli insegnanti non nascondevano un certo disprezzo, tenendoci noi, figli degli immigrati, ad una certa distanza.
    Noi, ragazzi, per frequentare la scuola d’obbligo, facevamo 12 chilometri al giorno a piedi andata e ritorno. Entrando in classe la nostra insegnante iniziava ad aprire le finestre, lamentandosi dell’aria di Sicilia.
    Malgrado tutto non posso dire che quello era una manifestazione di razzismo: noi eravamo una minaccia per il loro benessere – i toscani semplicemente vedevano portati via dagli immigrati “terroni” i loro terreni, i loro posti di lavoro – il loro pane.
    Oggi è vergognoso rimproverare gli italiani di poca ospitalità o di razzismo: c’è poco lavoro per noi, mentre non cessa il flusso di immigrati dall’Africa. E con la scusa delle leggi europei “buoniste”, siamo esposti ad un pericolo di destabilizzazione sociale e di disordine pubblico, sopratutto quando gli italiani sempre più spesso si vedono additati e incolpati di razzismo anche da parte degli ospiti (sopratutto se l’ospite ha pelle scura e tanta arroganza – non riesco a dimenticare un individuo del centro di accoglienza a Lampedusa che si lamentava degli italiani che gli davano ogni giorno la pasta!!!! “maccheroni, maccheroni” ripeteva scontento davanti alle telecamere).
    Anzi, sono testimone di due episodi: quando durante la pattuglia le forze dell’ordine hanno dovuto rilasciare 3 persone di colore “nero” fermate per il controllo di documenti, mentre queste si sono scagliate contro gridando “razzisti, razzisti”; ed un’altra volta io sono stato scaraventato contro il banco all’interno della COOP perchè volevano passare e mi sono passati avanti 3 giovani africani.
    Onorevole Ministra Cécile Kyenge! Magari tutti loro fossero educati e moderati nei comportamenti come Lei – se anche in toscana si dice “acqua cheta distrugge i ponti” – non credo alla Sua apparente “sincerità”.
    QUESTA NON E’ UNA TERRA DA CONQUISTA – qui si vive da secoli – mentre l’Europa ci fa scivolare le leggi che menano la nostra identità.
    Lei dice di essere fiera della Sua italianità acquisita!
    Pure noi, italiani, da sempre ne siamo fieri della nostra italianità millenaria.
    Ma i signori immigrati dei tempi moderni ci stanno derubando di ogni dignità di essere italiano con il benestare dei nostri politici e con l’aiuto di questa finta Europa, accusandoci di razzismo e di omofobia, avviandoci verso una loro nuova “cultura”, inammissibile per tanti.
    Chiedo alle due onorevoli, visto che accentuate l’interesse sui “finti” problemi, invece di occuparvi delle vere difficoltà da superare per il paese: Scrivete un manuale del nuovo “bon tone” per gli italiani per “evitare” di essere loro etichettati come razzisti e omofobi (in poche parole come dobbiamo rassegnarci definitivamente per essere presi per i fondelli in modo indolore)

    Mentre, la Presidente Boldrini dovrebbe dimettersi perchè continua a fare politica a favore della sua corrente politica, dimenticando di imparzialità, e dei veri problemi dell’Italia. Lei è una della “lobby” che continua ad esercitare il suo credo politico sulla poltrona che glielo vieta a fare.

    Sono Paolo Francesco Barbaccia Viscardi e non ho paura di affrontare nè voi, nè lo Stato intero, nè il carcere che sono pieni.

    NOTA.
    Attenzione, popoli della “finta” Europa: questa non è un’Europa che ci hanno promesso, ma una specie di tandem della lobby massonica delle multinazionali, delle banche che tentano a schiacciare coloro che hanno già pagato le tasse, riducendoli alla povertà assoluta – nemmeno l’ORTO fra poco sarà legittimo a fare.

  5. Non si rendono conto dei veri problemi italiani e credo che non se ne renderanno mai o quando sarà troppo tardi e spero vivamente che succedera al piu presto prima che faranno peggio

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