Il Consiglio Superiore della Magistratura non bada a spese, infatti nel 2012 ci è costato ben 34,5 milioni di Euro. Le spese vanno da i dieci milioni spesi per le indennità di presenza ai 6,8 milioni per l’aggiornamento professionale, dai 350 mila euro dei buoni pasto ai viaggi e missioni costati 1 milione e 200 mila euro. Ma a pesare sul bilancio sono soprattutto gli stipendi, gli assegni destinati ai componenti del Csm ammontano a 5 milioni e 530mila euro (qui la notizia http://www.notiziario360.it/ecco-chi-sono-i-30-giudici-con-lo-stipendio-piu-alto/ ). Altra spesa pazza si riferisce a quella che, nell’era di internet, le toghe continuano a usare la carta. Nel 2012 il noleggio delle fotocopiatrici è costato 409mila euro e altri 200 mila euro sono stati spesi per l’acquisto della carta. Tutto quanto, come sempre, viene pagato con i soldi dei contribuenti, che a fronte di stipendi più bassi devono pagare tasse sempre più alte, l’azione della spending review per abbassare le pretese fiscali, deve assolutamente passare nel settore giustizia e tagliare quanto più possibile.
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