MARO': DOMANI UDIENZA CORTE SUPREMA, L'ITALIA ATTENDE RISPOSTE

Le indecisioni del governo sulla gestione del caso Marò hanno compromesso la posizione dell’India a livello internazionale, danneggiato le relazioni con un paese amico, e bloccato il corso della giustizia nazionale permettendo all’Italia di ottenere risultati nella vicenda. Il primo risultato ottenuto dall’Italia fu quando minacciò di non far rientrare i due in India da una licenza in Italia, e così ottenne l’assicurazione che non sarebbe stata richiesta la pena di morte. Il secondo risultato è stato che i due marò non sarebbero dovuti essere accusati mediante una legge anti-terrorismo perchè sarebbe equivalso ad accusare di terrorismo lo stesso Stato Italiano.

In tutto questo l’Italia ha chiesto l’assistenza all’Unione Europea e ad altre nazioni occidentali che hanno esercitato pesanti pressioni du Delhi. Adesso non rimane che alla Nia decidere entro il mese prossimo la pena dei due marò, dietro una precisa direttiva della Corte Suprema. Intanto visto che il governo deve ancora presentare i capi di accusa nei loro confronti dopo 2 anni dal presunto reato, prende sempre più piede il fatto che i due marò dovrebbero essere autorizzati a tornare in Italia durante l’attesa.

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