SPOLETO (PERUGIA) – L’amore è gelosia, ma quando si trasforma in possesso diventa qualcosa di estremaente pericoloso…
E’ questo il caso di Mustapha Hajjaji, un manovale marocchino di 44 anni, che era detenuto nel carcere di Spoleto per aver ucciso i suoi due figli: Ahmed, otto anni, e la sorella Jihane, 12. Mustapha, che viveva assieme alla moglie Naoual Belgotte a Umbertide, era stato lasciato da una settimana e preso dalla voglia di vendetta ha deciso di ammazzare i suoi bambini in bagno.
Compiuto l’omicidio Hajjaji aveva scritto sul mobile “Ti AMO” utilizzando il sangue dei bimbi e facendo capire agli inquirenti che probabilmente il vero obiettivo della mattanza fosse l’ex moglie.
Il marocchino, con gravi problemi psichici, quindi ha deciso di farla finita impiccandosi in cella con i lacci delle sue scarpe.
Ha scelto la soluzione meno dolorosa, per sottrarsi ad una vita di incubi e rimorsi. Pace all’anima sua.
uno che fortunatamente non dobbiamo più mantenere!
UNO islamico in meno,se si amazzasero tutti….
diaci.venti mille detenuti al giorni si svuotano le carceri, perche quando commettono i delitti tutti li vogliono a morte o pene molto rigide, poi tutti hanno solidarieta??????????? NDO’ CUL
Pare che abbia fatto l’unica cosa buona della sua esistenza ! mi dispiace dei bambini che non centrano niente e purtroppo sono le vittime di questa gente insana che sono forti con i deboli.